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Aggiornamenti normativi
Una procedura di gara non può rimanere sospesa sine die per cause non imputabili...
Secondo la ricorrente la determina di aggiudicazione sarebbe illegittima in quanto adottata senza che fosse stata completata la verifica del possesso in capo all’aggiudicataria dei requisiti di partecipazione alla gara. Nel documento si precisa infatti che il sistema FVOE 2.0 non consentirebbe l’acquisizione di “…alcuni certificati (come il certificato di ottemperanza ex art. 17 L. 68/99)…”. [[CASESTUDY]] Tuttavia, non essendo pervenuta alcuna risposta, la stazione appaltante ha ritenuto che, in applicazione del principio del risultato, si potesse comunque disporre l’aggiudicazione sotto la condizione risolutiva di cui all’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000 “…in quanto la ditta aggiudicataria in sede di partecipazione alla gara ha dichiarato espressamente di non incorrere nelle cause di esclusione di cui agli artt. 94 – 9...
Secondo la ricorrente la determina di aggiudicazione sarebbe illegittima in quanto adottata senza che fosse stata completata la verifica del possesso in capo all’aggiudicataria dei requisiti di partecipazione alla gara. Nel documento si precisa infatti che il sistema FVOE 2.0 non consentirebbe l’acquisizione di “…alcuni certificati (come il certificato di ottemperanza ex art. 17 L. 68/99)…”. [[CASESTUDY]] Tuttavia, non essendo pervenuta alcuna risposta, la stazione appaltante ha ritenuto che, in applicazione del principio del risultato, si potesse comunque disporre l’aggiudicazione sotto la condizione risolutiva di cui all’art. 75 del D.P.R. n. 445/2000 “…in quanto la ditta aggiudicataria in sede di partecipazione alla gara ha dichiarato espressamente di non incorrere nelle cause di esclusione di cui agli artt. 94 – 9...
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Un offerente ha prodotto in gara una garanzia provvisoria non valida, perché la relativa documentazione è formalmente e unicamente intestata a contraente diverso dall’offerente. La stazione appaltante assente al soccorso istruttorio, e l’offerente produce una voltura della fideiussione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Friuli Venezia Giulia, I, 29 aprile 2025, n. 186 annulla l’aggiudicazione, siccome ha ritenuto nella specie non applicabile il soccorso istruttorio, tenuto conto che l’appendice di voltura “è di formazione posteriore alla data di presentazione delle offerte (4 novembre 2024) e risulta quindi inidoneo a sostituire o integrare il documento originario“, che secondo il Collegio si traduce in una “introduzione in gara di una polizza sostanzialmente nuova sul piano del soggetto contraente e sostitutiva della precedente, in quanto per la prima volta riferita al contraente e...
Un offerente ha prodotto in gara una garanzia provvisoria non valida, perché la relativa documentazione è formalmente e unicamente intestata a contraente diverso dall’offerente. La stazione appaltante assente al soccorso istruttorio, e l’offerente produce una voltura della fideiussione. [[CASESTUDY]] T.A.R. Friuli Venezia Giulia, I, 29 aprile 2025, n. 186 annulla l’aggiudicazione, siccome ha ritenuto nella specie non applicabile il soccorso istruttorio, tenuto conto che l’appendice di voltura “è di formazione posteriore alla data di presentazione delle offerte (4 novembre 2024) e risulta quindi inidoneo a sostituire o integrare il documento originario“, che secondo il Collegio si traduce in una “introduzione in gara di una polizza sostanzialmente nuova sul piano del soggetto contraente e sostitutiva della precedente, in quanto per la prima volta riferita al contraente e...
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Il responsabile Rpct deve valutare il mancato adempimento delle misure anticorruzione Il Responsabile anticorruzione (Rpct) di una Regione non deve limitarsi ad affermare che non rientrano tra i suoi compiti le verifiche sul mancato riscontro di richieste formulate nei confronti di Uffici Regionali. Deve invece attivarsi - anche in raccordo con il referente del Dipartimento/Ufficio dell’amministrazione regionale competente - nel valutare il mancato adempimento delle misure generali previste nel Piao dell’amministrazione, tra i quali figura il monitoraggio dei termini procedimentali dei medesimi Uffici Regionali. E’ tenuto, inoltre, a segnalare all'Organo di indirizzo e all’Oiv le disfunzioni inerenti all'attuazione della misura, con particolare riferimento ai motivi che hanno determinato il ritardo e, se del caso, indicare agli Uffici competenti all'esercizio dell’azione disc...
Il responsabile Rpct deve valutare il mancato adempimento delle misure anticorruzione Il Responsabile anticorruzione (Rpct) di una Regione non deve limitarsi ad affermare che non rientrano tra i suoi compiti le verifiche sul mancato riscontro di richieste formulate nei confronti di Uffici Regionali. Deve invece attivarsi - anche in raccordo con il referente del Dipartimento/Ufficio dell’amministrazione regionale competente - nel valutare il mancato adempimento delle misure generali previste nel Piao dell’amministrazione, tra i quali figura il monitoraggio dei termini procedimentali dei medesimi Uffici Regionali. E’ tenuto, inoltre, a segnalare all'Organo di indirizzo e all’Oiv le disfunzioni inerenti all'attuazione della misura, con particolare riferimento ai motivi che hanno determinato il ritardo e, se del caso, indicare agli Uffici competenti all'esercizio dell’azione disc...
Focus: “L’obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi negli appalti...
Premessa I Criteri Ambientali Minimi (CAM) costituiscono i requisiti ambientali obbligatori da rispettare nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti pubblici. Essi sono finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali e alla promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali e comunitari. [[CASESTUDY]] Il quadro normativo: l’art. 57 del D.lgs. 36/2023 Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36), l'obbligo di inserimento dei CAM nei documenti di gara è stato ulteriormente rafforzato. L’art. 57 dispone, infatti, che le stazioni appaltanti debbano inserire almeno i criteri ambientali minimi stabiliti dai relativi decreti ministeriali nei bandi, negli avvisi e negli inviti. Tale disposizione conferma che i CAM non ra...
Premessa I Criteri Ambientali Minimi (CAM) costituiscono i requisiti ambientali obbligatori da rispettare nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione degli appalti pubblici. Essi sono finalizzati alla riduzione degli impatti ambientali e alla promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali e comunitari. [[CASESTUDY]] Il quadro normativo: l’art. 57 del D.lgs. 36/2023 Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36), l'obbligo di inserimento dei CAM nei documenti di gara è stato ulteriormente rafforzato. L’art. 57 dispone, infatti, che le stazioni appaltanti debbano inserire almeno i criteri ambientali minimi stabiliti dai relativi decreti ministeriali nei bandi, negli avvisi e negli inviti. Tale disposizione conferma che i CAM non ra...
L’art. 108 del nuovo Codice non reca più la necessità generalizzata di procedere...
La ricorrente, tra i vari motivi di ricorso, ha lamentato la violazione degli articoli 11, 41 e 108 del codice dei contratti pubblici, in quanto l’aggiudicataria avrebbe dichiarato un costo della manodopera pari a quello stimato dalla S.A. e proposto la realizzazione di migliorie. Il Tar Campania si allinea alle posizioni ( vedasi L’art. 108 del nuovo Codice non reca più la necessità generalizzata di procedere alla verifica d’ufficio dei costi della manodopera, come invece riportato all’art. 95, comma 10 del precedente Codice. – Giurisprudenzappalti) espresse nella decisione del Tar Toscana 23.04.2024 n. 493 (anche se viene indicata una diversa sentenza). [[NEWSLETTER]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. II, 28/04/2025, n. 793: 13. Quanto alle contestazioni sollevate con l’ultimo motivi di ricorso, deve evidenziarsi che l’art. 108 del nuovo Codice,...
La ricorrente, tra i vari motivi di ricorso, ha lamentato la violazione degli articoli 11, 41 e 108 del codice dei contratti pubblici, in quanto l’aggiudicataria avrebbe dichiarato un costo della manodopera pari a quello stimato dalla S.A. e proposto la realizzazione di migliorie. Il Tar Campania si allinea alle posizioni ( vedasi L’art. 108 del nuovo Codice non reca più la necessità generalizzata di procedere alla verifica d’ufficio dei costi della manodopera, come invece riportato all’art. 95, comma 10 del precedente Codice. – Giurisprudenzappalti) espresse nella decisione del Tar Toscana 23.04.2024 n. 493 (anche se viene indicata una diversa sentenza). [[NEWSLETTER]] Questo quanto stabilito da Tar Campania, Salerno, Sez. II, 28/04/2025, n. 793: 13. Quanto alle contestazioni sollevate con l’ultimo motivi di ricorso, deve evidenziarsi che l’art. 108 del nuovo Codice,...
FOCUS: L’avvalimento premiale e i suoi limiti: la Certificazione di Parità di...
Con la recente sentenza n. 3117 dell’11 aprile 2025, il Consiglio di Stato è tornato a esaminare il tema dell’avvalimento premiale, ribadendo con nettezza i limiti strutturali all’utilizzo di tale istituto, in particolare nei casi in cui la lex specialis della gara stabilisca puntuali condizioni per l’ottenimento di punteggi tecnici. [[CASESTUDY]] Il caso La controversia ha riguardato una procedura di gara nella quale l’RTI aveva tentato di far valere, ai fini dell’attribuzione di un punteggio tecnico premiale, la Certificazione di Parità di Genere prevista dall’art. 46-bis del D.lgs. n. 198/2006, attraverso un contratto di avvalimento c.d. premiale. Nello specifico, la mandataria aveva dichiarato di mettere a disposizione della mandante tale certificazione, al fine di colmare la carenza dell’impresa ausiliata e ottenere così i due punti tecnici previsti dal disciplina...
Con la recente sentenza n. 3117 dell’11 aprile 2025, il Consiglio di Stato è tornato a esaminare il tema dell’avvalimento premiale, ribadendo con nettezza i limiti strutturali all’utilizzo di tale istituto, in particolare nei casi in cui la lex specialis della gara stabilisca puntuali condizioni per l’ottenimento di punteggi tecnici. [[CASESTUDY]] Il caso La controversia ha riguardato una procedura di gara nella quale l’RTI aveva tentato di far valere, ai fini dell’attribuzione di un punteggio tecnico premiale, la Certificazione di Parità di Genere prevista dall’art. 46-bis del D.lgs. n. 198/2006, attraverso un contratto di avvalimento c.d. premiale. Nello specifico, la mandataria aveva dichiarato di mettere a disposizione della mandante tale certificazione, al fine di colmare la carenza dell’impresa ausiliata e ottenere così i due punti tecnici previsti dal disciplina...
MIT: Anticipazione del prezzo: applicabilità art. 125
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3303 ha risposto al seguente quesito: Il Codice ante Correttivo (art. 141), non menzionava l'art. 125 tra quelli applicabili ai settori speciali. Con il Correttivo è stato espressamente richiamato anche l'art. 125, al co. 3 lett. i) dell'art. 141, tra quelli applicabili ai settori speciali. In merito a quanto sopra, si chiede se la predetta previsione debba ritenersi avente valore retroattivo e quindi debba considerarsi obbligatorio procedere con l'anticipazione anche per tutti i contratti derivanti da procedure post 01/07/2023 o se, invece, debba prevedersi la suddetta anticipazione solo per i contratti derivanti da procedure post 01/01/2025. Si chiede, inoltre, se, per "servizi e forniture" per i quali l'anticipazione non opera, indicati nell'all. II.14 menzionato al co. 1 dell'art. 125, deb...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3303 ha risposto al seguente quesito: Il Codice ante Correttivo (art. 141), non menzionava l'art. 125 tra quelli applicabili ai settori speciali. Con il Correttivo è stato espressamente richiamato anche l'art. 125, al co. 3 lett. i) dell'art. 141, tra quelli applicabili ai settori speciali. In merito a quanto sopra, si chiede se la predetta previsione debba ritenersi avente valore retroattivo e quindi debba considerarsi obbligatorio procedere con l'anticipazione anche per tutti i contratti derivanti da procedure post 01/07/2023 o se, invece, debba prevedersi la suddetta anticipazione solo per i contratti derivanti da procedure post 01/01/2025. Si chiede, inoltre, se, per "servizi e forniture" per i quali l'anticipazione non opera, indicati nell'all. II.14 menzionato al co. 1 dell'art. 125, deb...
FOCUS: LEGITTIMA L’AMMISSIONE DELL’IMPRESA SE CONFORME AL FAC-SIMILE PREDISPOSTO...
Con la sentenza n. 2616 del 28 marzo 2025, la Sezione I del TAR Campania, sede di Napoli, ha affermato un principio particolarmente rilevante in materia di affidamento procedimentale e corretto utilizzo della modulistica predisposta dalle stazioni appaltanti nelle gare pubbliche. Il caso: la doglianza della seconda classificata Il giudizio trae origine dal ricorso proposto da una società seconda classificata in una gara pubblica indetta da un ente locale per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione di interventi di rigenerazione urbana, finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).La ricorrente, in proprio e quale mandataria di una costituenda ATI, contestava la legittimità dell’aggiudicazione, deducendo che la ditta vincitrice avrebbe dovuto essere esclusa per non aver reso espressa dichiarazione di impegno al rispetto delle qu...
Con la sentenza n. 2616 del 28 marzo 2025, la Sezione I del TAR Campania, sede di Napoli, ha affermato un principio particolarmente rilevante in materia di affidamento procedimentale e corretto utilizzo della modulistica predisposta dalle stazioni appaltanti nelle gare pubbliche. Il caso: la doglianza della seconda classificata Il giudizio trae origine dal ricorso proposto da una società seconda classificata in una gara pubblica indetta da un ente locale per l’affidamento della progettazione esecutiva e dell’esecuzione di interventi di rigenerazione urbana, finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).La ricorrente, in proprio e quale mandataria di una costituenda ATI, contestava la legittimità dell’aggiudicazione, deducendo che la ditta vincitrice avrebbe dovuto essere esclusa per non aver reso espressa dichiarazione di impegno al rispetto delle qu...
MIT: D.Lgs. 36/2023 art. 76, c. 2 - Procedura negoziata senza bando con unico OE...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3366 ha risposto al seguente quesito: Del personale viene inviato in trasferta per svolgere attività istituzionali e si avvale di una struttura pubblica per il pernottamento ed il vitto. Successivamente, per motivi connessi all'avvio di lavori infrastrutturali, lo stesso dev'essere temporaneamente alloggiato presso un esercizio commerciale privato. Proprio davanti alla struttura pubblica ne sussiste una privata che disporrebbe di alloggi consoni (camere doppie o triple) e, in ragione della sua attigua collocazione, consentirebbe al personale di continuare ad avvalersi dell'organizzazione statale per la fruizione del vitto. E' stato appurato che altre strutture alloggiative private sono presenti solo a chilometri di distanza. La loro fruizione quindi, comporterebbe sia maggiori difficolt...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 03/04/2025, n. 3366 ha risposto al seguente quesito: Del personale viene inviato in trasferta per svolgere attività istituzionali e si avvale di una struttura pubblica per il pernottamento ed il vitto. Successivamente, per motivi connessi all'avvio di lavori infrastrutturali, lo stesso dev'essere temporaneamente alloggiato presso un esercizio commerciale privato. Proprio davanti alla struttura pubblica ne sussiste una privata che disporrebbe di alloggi consoni (camere doppie o triple) e, in ragione della sua attigua collocazione, consentirebbe al personale di continuare ad avvalersi dell'organizzazione statale per la fruizione del vitto. E' stato appurato che altre strutture alloggiative private sono presenti solo a chilometri di distanza. La loro fruizione quindi, comporterebbe sia maggiori difficolt...
L’interesse all’aggiudicazione del quarto classificato sussiste solo se risultino...
L’interesse all’aggiudicazione del quarto classificato sussiste solo se risultino fondate sia le censure proposte avverso la prima classificata, che quelle spese nei confronti della seconda graduata e della terza graduata. Il Tar Lazio ribadisce come la verifica della sussistenza dell’interesse all’impugnativa debba manifestare la sua concretezza, nel senso che l’annullamento degli atti gravati deve risultare idoneo ad arrecare al ricorrente un’effettiva utilità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lazio, Roma, Sez. V, 23/04/2025, n. 8000: Quanto alla domanda di aggiudicazione a proprio favore del 1° lotto di gara formulata dalla controinteressata terza classificata ……. S.r.l. nella memoria depositata, il Collegio osserva che la stessa non può essere esaminata in quanto la titolarità di un autonomo interesse a ricorrere deve essere esercitata nell’ambito d...
L’interesse all’aggiudicazione del quarto classificato sussiste solo se risultino fondate sia le censure proposte avverso la prima classificata, che quelle spese nei confronti della seconda graduata e della terza graduata. Il Tar Lazio ribadisce come la verifica della sussistenza dell’interesse all’impugnativa debba manifestare la sua concretezza, nel senso che l’annullamento degli atti gravati deve risultare idoneo ad arrecare al ricorrente un’effettiva utilità. [[CASESTUDY]] Questo quanto stabilito da Tar Lazio, Roma, Sez. V, 23/04/2025, n. 8000: Quanto alla domanda di aggiudicazione a proprio favore del 1° lotto di gara formulata dalla controinteressata terza classificata ……. S.r.l. nella memoria depositata, il Collegio osserva che la stessa non può essere esaminata in quanto la titolarità di un autonomo interesse a ricorrere deve essere esercitata nell’ambito d...
All’atto della partecipazione alla gara deve esservi corrispondenza tra quota di...
Appalto di lavori. Il RTI è stato escluso dalla procedura di gara a causa del mancato possesso del requisito di partecipazione, come declinato dalla lex specialis di gara, in capo alla mandataria in categoria e classifica adeguate ad eseguire le prestazioni OG3 che la citata impresa si è impegnata a realizzare. La mandataria impugna l’esclusione sostenendo che essa sarebbe illegittima in quanto l’RTI costituendo, nel suo complesso, sarebbe qualificato e le singole imprese partecipanti sarebbero in possesso di requisiti coerenti con la quota di partecipazione assunta. Inoltre, la mandataria avrebbe assunto una quota di partecipazione in misura proporzionale alla propria qualificazione professionale complessiva nelle categorie dei lavori oggetto di gara e avrebbe potuto rimodulare, in caso di aggiudicazione, la distribuzione delle quote di esecuzione, così da limitare l’impegno ne...
Appalto di lavori. Il RTI è stato escluso dalla procedura di gara a causa del mancato possesso del requisito di partecipazione, come declinato dalla lex specialis di gara, in capo alla mandataria in categoria e classifica adeguate ad eseguire le prestazioni OG3 che la citata impresa si è impegnata a realizzare. La mandataria impugna l’esclusione sostenendo che essa sarebbe illegittima in quanto l’RTI costituendo, nel suo complesso, sarebbe qualificato e le singole imprese partecipanti sarebbero in possesso di requisiti coerenti con la quota di partecipazione assunta. Inoltre, la mandataria avrebbe assunto una quota di partecipazione in misura proporzionale alla propria qualificazione professionale complessiva nelle categorie dei lavori oggetto di gara e avrebbe potuto rimodulare, in caso di aggiudicazione, la distribuzione delle quote di esecuzione, così da limitare l’impegno ne...
FOCUS: “La rettifica d’ufficio degli errori materiali nell’offerta: tra principio...
La sentenza del TAR Abruzzo, Sez. I, n. 142 del 5 aprile 2025, torna ad affrontare un tema centrale nella prassi delle gare pubbliche: l’ammissibilità della rettifica d’ufficio da parte della Stazione appaltante degli errori materiali contenuti nell’offerta. La questione è particolarmente delicata, in quanto coinvolge il bilanciamento tra il principio di massima partecipazione alle procedure di gara e l’esigenza di tutela della par condicio competitorum, nonché il divieto di modifiche sostanziali dell’offerta. [[CASESTUDY]] La decisione del TAR Abruzzo Nel caso di specie, il TAR ha affermato che la Stazione appaltante ha l’onere di ricercare l’effettiva volontà dell’offerente in presenza di errori materiali, purché sia possibile, mediante un semplice calcolo aritmetico basato su altri elementi dell&rsq...
La sentenza del TAR Abruzzo, Sez. I, n. 142 del 5 aprile 2025, torna ad affrontare un tema centrale nella prassi delle gare pubbliche: l’ammissibilità della rettifica d’ufficio da parte della Stazione appaltante degli errori materiali contenuti nell’offerta. La questione è particolarmente delicata, in quanto coinvolge il bilanciamento tra il principio di massima partecipazione alle procedure di gara e l’esigenza di tutela della par condicio competitorum, nonché il divieto di modifiche sostanziali dell’offerta. [[CASESTUDY]] La decisione del TAR Abruzzo Nel caso di specie, il TAR ha affermato che la Stazione appaltante ha l’onere di ricercare l’effettiva volontà dell’offerente in presenza di errori materiali, purché sia possibile, mediante un semplice calcolo aritmetico basato su altri elementi dell&rsq...